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I Vincitori del Concorso Internazionale di progettazione per la nuova GAM

Il gruppo formato da MVRD  di Rotterdam, Balance Architettura, EP&S Group, Dott. Michelangelo Di Gioia, Prof. Ing. Filippo Busato, con Stratosferica e Giorgina Bertolino

si aggiudica il primo posto del Concorso Internazionale di progettazione per il Piano di riqualificazione, rilancio e valorizzazione della GAM

Il progetto vincitore sarà presentato a inizio 2026

Torino, 18 dicembre 2025

La Fondazione Torino Musei e la Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Città di Torino e con il supporto della Fondazione per l’architettura / Torino, annunciano il vincitore del Concorso Internazionale di progettazione per il grande Piano di riqualificazione, rilancio e valorizzazione della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

La proclamazione è avvenuta questa mattina a Torino, al Collegio Carlo Alberto, alla presenza del Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo e Presidente di giuria Marco Gilli, del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del Presidente della Fondazione Torino Musei, Massimo Broccio.

Il gruppo di progettazione composto da MVRDV, Balance Architettura, EP&S Group, Dott. Michelangelo Di Gioia, Prof. Filippo Busato con Stratosferica e Giorgina Bertolino si è aggiudicato il primo posto. La Commissione ha riconosciuto una proposta capace di interpretare con visione, qualità progettuale e coerenza funzionale il futuro della GAM.

La Fondazione Compagnia di San Paolo mette a disposizione le proprie competenze e professionalità per seguire tutte le fasi della realizzazione del progetto al fianco della Fondazione Torino Musei, oltre a coprire – nell’ambito delle risorse destinate ai progetti ad impatto – il costo dell’intervento che ammonta a 27,5 milioni di euro.

Il concorso internazionale

Il Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione della GAM si è articolato in due fasi distinte, concepite per garantire trasparenza, qualità progettuale e pari condizioni di partecipazione. Per assicurare un accesso uniforme ai candidati, l’intero rapporto tra l’ente e i concorrenti si è svolto esclusivamente per via telematica attraverso la piattaforma concorsiarchibo.eu dell’Ordine degli Architetti di Bologna.

La prima fase

La prima fase, a svolgimento palese, ha avuto la finalità di valutare i curricula, i titoli e l’esperienza professionale dei candidati, con l’obiettivo di individuare raggruppamenti da ammettere alla fase finale. La partecipazione è stata ampia e fortemente internazionale: quarantanove gruppi di architettura e ingegneria provenienti da Francia, Germania, Giappone, Italia, Libano, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti hanno presentato istanza di partecipazione, confermando l’interesse della comunità progettuale verso un intervento strategico come quello della GAM. La selezione dei finalisti è stata affidata a una commissione tecnica chiamata a valutare la solidità delle candidature e la qualità dei profili presentati.

La prima fase ha portato all’individuazione di cinque raggruppamenti di progettisti, selezionati per qualità, esperienza e coerenza con gli obiettivi del bando, ammessi alla seconda fase della procedura concorsuale, dedicata allo sviluppo delle proposte progettuali.

La Commissione giudicatrice era composta da Emanuela Carpani, Francesco Novelli, Cristina Becchio.

La seconda fase

La seconda fase, svolta in forma completamente anonima, ha rappresentato il cuore del Concorso. Ai cinque gruppi finalisti è stata richiesta la redazione degli elaborati progettuali secondo le indicazioni del bando e gli obiettivi di rigenerazione e sviluppo della Galleria.

Le proposte sono state esaminate considerando la qualità architettonica, l’innovazione e la sostenibilità ambientale, la fattibilità tecnico-economica e la coerenza con le esigenze funzionali e identitarie della GAM, con particolare attenzione alla capacità di interpretarne la vocazione contemporanea e il ruolo del Museo nel sistema museale cittadino.

La Commissione giudicatrice, composta da cinque esperti di riconosciuta esperienza nei campi dell’architettura, dell’urbanistica e della progettazione museale, ha garantito un processo valutativo rigoroso e indipendente, fondato su competenze multidisciplinari e su una lettura attenta delle esigenze future del museo.

La Commissione della seconda fase è stata composta da Marco Gilli – Presidente della Giuria – Chris Dercon, Marco Filippi, Francesca Torzo, Esmeralda Valente.

Graduatoria finale del Concorso

Ad esito della seconda fase, dedicata allo sviluppo progettuale, la Commissione giudicatrice ha esaminato e valutato le proposte presentate dai gruppi finalisti, definendo la graduatoria di merito che individua il progetto vincitore.

(in ordine di graduatoria)

  1. MVRDV (Rotterdam), Balance Architettura, EP&S Group, Dott. Michelangelo Di Gioia, Prof. Ing. Filippo Busato, con Stratosferica e Giorgina Bertolino.
  2. Kengo Kuma & Associates Europe, Ralph Appelbaum Associates, Arch. Sonia Beatrice Calzoni, Deerns Italia SpA, CEAS srl, Vdla Vladimir Djurovic Landscape Architecture, Arch. Vincenzo Incardona, Arch. Anass Faid, Arch. Tommaso Mazzega, Arch. Francesco Patetta
  3. Guillermo Vázquez Consuegra Arquitecto SLP, PROAP – Estudos e Projectos de Arquitectura Paisagista, Gtrf – Tortelli Frassoni Architetti Associati, SEINGIM Global Service srl, 3ti Progetti Italia Ingegneria Integrata S.p.a., Diapason Ingegneria S.r.l., Geologo Dott. Marco Giovannozzi, Ing. Alessandro Zichi
  4. Mario Cucinella Architects, Manens, Gae Engineering S.r.l., Milan Ingegneria SpA, WAU architetti, DotDotDot, dott. Alessandro Biglia
  5. ACPV Architects (architetti Antonio Citterio e Patricia Viel), Dba SpA, Land Italia srl, Metis Lighting, Artcloud Network International, Fionda srl, Arch. Alberto Artioli, Dott.ssa Beatrice Zanelli

Presentazione del progetto vincitore

Il progetto vincitore sarà presentato al pubblico, ad esito delle ordinarie verifiche previste dalla normativa vigente, nel corso di un grande evento dedicato, in programma a inizio 2026. L’occasione rappresenterà un primo momento di restituzione pubblica della visione progettuale selezionata e dell’impianto strategico che guiderà le successive fasi di sviluppo. L’obiettivo mirato sarà quello di coinvolgere gli stakeholder e di condividere il percorso con il territorio, la scena nazionale e internazionale e le comunità artistiche e culturali, contribuendo al rafforzamento del posizionamento del Museo e alla costruzione di una visione partecipata della sua trasformazione.