Declinazioni Contemporanee #3
- Mostra
- 1 Novembre 2025 - 26 Aprile 2026
Sabato 1° novembre 2025 alle ore 18 inaugura al MAO la terza edizione di Declinazioni Contemporanee. La stessa sera, per la Notte del Contemporaneo, il museo prolunga la sua apertura fino alle ore 23 - con ultimo ingresso alle ore 22 - e propone una tariffa unica ridotta a 12€ per visitare le collezioni permanenti e la mostra temporanea The Soul Trembles.
In occasione di Artissima, il MAO è lieto di presentare la terza edizione di Declinazioni Contemporanee, il programma di residenze e commissioni site-specific che invita artisti contemporanei a dialogare con la collezione e il museo in continua trasformazione. Il progetto offre nuove letture e attribuisce significati inediti alle opere del patrimonio museale, trasformando l’esperienza del pubblico e restituendo voce a oggetti rimasti “in silenzio” troppo a lungo. Questo compito è affidato ad artisti, curatori e professionisti del settore culturale provenienti da tre continenti.
Nella sezione tibetana della collezione, i registi e artisti Ritu Sarin e Tenzing Sonam presentano un’installazione sonora che rilegge il valore della preziosa raccolta, unica al mondo, di frammenti provenienti dal monastero di Densatil, nel Tibet centrale, celebre per i suoi straordinari reliquiari, riccamente decorati con raffinati bassorilievi e sculture buddhiste. Fondato nel 1198 e divenuto centro di potere della dinastia Phagmo Drupa, che governò il paese dal XIV al XV secolo, il monastero fu saccheggiato e distrutto, insieme a oltre 6.000 istituti religiosi in Tibet durante la Rivoluzione Culturale, e i suoi tesori furono sparsi tra collezioni private e musei in tutto il mondo. Rimasti in silenzio nelle sale del museo per quasi vent’anni, questi frammenti prendono vita grazie all’intervento degli artisti. Attraverso una narrazione personale, è ora la scultura di Virūḍhaka, (Re Guardiano del Sud) – una delle quattro statue che presidiavano i punti cardinali degli stupa del monastero – a dare voce alla bellezza e al terribile destino di Densatil. Attraverso quale tortuoso percorso il Re Guardiano è giunto qui, nelle silenziose gallerie del museo? E riprenderà mai i suoi doveri religiosi nel suo luogo d’origine?
Nelle gallerie cinesi, l’artista coreana Sunmin Park presenta l’installazione video Pale Pink Universe (2025) accompagnata da una nuova serie di disegni che indagano il rapporto tra natura e intervento umano, osservato attraverso l’agricoltura e la vinificazione. L’opera nasce da una collaborazione con l’artista avviata in occasione della mostra Rabbit Inhabits the Moon, presentata al MAO nell’ottobre 2024, e si inserisce nell’ambito dell’accordo tra il museo e Artisti per Frescobaldi. Da questa collaborazione nasce l’invito rivolto a Sunmin Park a partecipare alla residenza artistica promossa e sostenuta da Marchesi de’ Frescobaldi presso la tenuta di CastelGiocondo a Montalcino, nell’ambito della VII edizione di Artisti per Frescobaldi, il progetto mecenatistico di committenze site specific ideato da Tiziana Frescobaldi e curato da Ludovico Pratesi, con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea attraverso un dialogo profondo con il territorio. Pink Pale Universe rappresenta l’esito di un’immersione profonda dell’artista nel paesaggio toscano, non solo naturale e agricolo, ma anche storico e culturale. Le immagini in movimento, accompagnate dalla composizione del musicista Bojan Vuletic, alternano visioni di una dimensione microscopica e macroscopica, dalle particelle interne di un acino fino agli elementi vegetali e floreali che circondano la vite. L’opera trae ispirazione da un sonetto del poeta medievale esponente dello stilnovo Dino Frescobaldi (Firenze, 1271 – 1316 circa), che l’artista stessa recita come voce narrante nella traduzione inglese del testo. Il video, insieme ai tre disegni intitolati Pale Pink Universe-Bouquet Giocondo d 02, 03 e 04, sono esposti al MAO in dialogo con i manufatti funerari della Cina antica che circondano l’installazione. Le opere sono commissionate da Artisti per Frescobaldi e la serie dei tre disegni entrerà a fare parte delle collezioni permanenti del MAO.
Nel corridoio tra le gallerie della Cina e del Giappone, Francesco Simeti presenta una nuova installazione site-specific che conclude il percorso iniziato al MAO con la prima edizione di Declinazioni Contemporanee. Description Generale (A Historical Map of the Other) si compone di una carta da parati, una serie di elementi di tessuto e oggetti luminosi in vetro che accompagnano il visitatore in un viaggio che ripercorre una storia culturale valicando confini geografici e temporali. L’opera, acquisita all’interno delle collezioni permanenti del MAO, propone una rilettura radicale della storia delle Vie della Seta, intrecciando riflessioni sulle appropriazioni orientaliste di questo antico “crocevia eurasiatico”. Description Generale (A Historical Map of the Other) trae ispirazione da migliaia di fonti iconografiche potenti, non convenzionali e “graffianti” tratte da libri, manufatti, sculture, dipinti e stampe che documentano la storia di un gusto occidentale che si appropria di elementi culturali della tradizione asiatica. Si configura una mappatura in cui l’altro appare come l’esotico “giudicato” e “martirizzato” dallo sguardo occidentale che tutto appiana e restituisce in immagini di un sé imperialista. Gli oggetti luminosi, realizzati in collaborazione con WonderGlass, prendono forma come pagode attraverso diverse tecniche, dalla tradizione muranese del vetro soffiato, che ne conferisce leggerezza, a tecniche di colatura più moderne, che ne accentuano la matericità, evocando l’immagine di un paesaggio sospeso che accompagna e amplifica la dimensione scenica della carta da parati e dei tessuti.
In occasione dell’inaugurazione del progetto, sabato 1° novembre i visitatori avranno l'opportunità di partecipare alla performance Tape Music dell’artista taiwanese Lin Chi-Wei, già presentata in numerose prestigiose istituzioni internazionali tra cui la Tate Modern, il Centre Pompidou e la Biennale di Venezia e di Shanghai. Tape Music è parte del progetto Yue Ji 樂記, a cura di Freya Chou, che esplora i temi della perdita, della consolazione e della celebrazione legati al lutto in dialogo con la collezione di oggetti funerari e rituali cinesi del MAO. La performance, in programma alle ore 18.30, con due repliche alle 19.15 e alle 20, prevede il coinvolgimento attivo del pubblico, invitato a leggere delle partiture sonore inscritte su un lungo rotolo di carta, contribuendo alla creazione di un coro complesso e armonico.
Il progetto comprende inoltre un vinile in edizione limitata con la registrazione della performance e due brani di James Hoff e dj sniff accompagnati da un libretto con testi degli artisti e della curatrice. Il progetto Yue Ji 樂記 realizzato con il supporto di e in collaborazione con l’Ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia.
La partecipazione alla performance è inclusa nel biglietto di ingresso. Prenotazioni su Eventbrite.
SABATO 1 NOVEMBRE TARIFFA UNICA RIDOTTA 12€. La tariffa è valida anche per i possessori di Abbonamento Musei.
Dal 2 novembre le opere saranno visibili acquistando il biglietto di ingresso alle collezioni permanenti.
