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La GAM aderisce alla mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla Cultura

  • Evento
  • 10 Novembre 2010 - 14 Novembre 2010
Venerdì 12 novembre lunga  DIRETTA SU RADIO3 SUITE
RADIO3 ADOTTA LA FONDAZIONE TORINOMUSEI. DALLE 21.50 ALLE 22.30


La GAM- Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea e la Fondazione Torino Musei aderiscono alla mobilitazione nazionale di sensibilizzazione sugli effetti della manovra finanziaria sul settore della cultura promossa da Federculture e ANCI con la partecipazione del FAI
La GAM, Palazzo Madama, il MAO e il Borgo Medievale garantiranno venerdì 12 novembre l'apertura, eoffriranno l'ingresso libero a tutti i visitatori, chiedendo al pubblico di partecipare al disagio che i musei e tutta la cultura italiana stanno soffrendo a causa dei tagli della legge 122/2010.
I musei che la Fondazione Torino Musei gestisce sono patrimonio comune, offrono una ricchezza che è di tutti, garantiscono la tutela e la conservazione delle opere d'arte e degli edifici che li ospitano, producono ricerca e formazione e negli anni hanno messo a disposizione mostre di rilevanza internazionale, attività culturali destinate agli studiosi ma anche agli insegnanti, alle famiglie, ai disabili, alle scuole di ogni ordine e grado. La Fondazione Torino Musei è anche un'impresa che offre lavoro a 190 persone, senza contare le numerose ditte che lavorano con noi, dai grafici ai trasportatori agli allestitori, che costituiscono un indotto di assoluto rilievo per il territorio.

Durante la giornata di venerdì 12 novembre sarà distribuito a tutti i visitatori un comunicato per spiegare le ragioni della mobilitazione e riassunte, in pochi essenziali punti, nella locandina posta alla biglietteria di ciascun museo:

OGGI SIAMO APERTI MA ANCHE NOI ADERIAMO ALLA MOBILITAZIONE NAZIONALE A DIFESA DELLA CULTURA INSIEME AI MOLTI MUSEI E CENTRI CULTURALI CHE SONO CHIUSI. CI MOBILITIAMO:

·        Per sostenere la cultura
·        Per garantire l'accesso alla conoscenza
·        Per dare un nuovo impulso allo sviluppo del nostro Paese

Dal comunicato di Federculture:

"La legge 122/2010 - come già da mesi ha evidenziato Federculture che si è attivata per studiare gli interventi normativi e le possibili modifiche - renderà impossibile per amministrazioni pubbliche, aziende e fondazioni e tutti gli organismi, che gestiscono i servizi e le attività culturali nel Paese, continuare a svolgere il loro compito istituzionale di promozione e diffusione della cultura. Una vera mannaia che si abbatterà indiscriminatamente su musei, teatri, biblioteche, colpendo anche quelle realtà virtuose che sono state l'elemento di maggiore innovazione e modernizzazione degli ultimi anni nei servizi resi ai cittadini e al territorio e riconosciute anche a livello internazionale. Alcune norme, inoltre, potrebbero ledere le prerogative di autonomia degli enti territoriali e delle società private che gestiscono i servizi pubblici culturali, così come garantite dalla Costituzione. Per questo alcune Regioni hanno sollevato questioni di legittimità costituzionale relativamente ad alcuni articoli della manovra, così come Federculture aveva già evidenziato nei mesi scorsi…"